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L’ESTATE CON GLI ADOLESCENTI


Con il patrocinio della Regione Lazio possiamo da alcuni anni attivare un centro estivo aperto da giugno a settembre in concomitanza con la chiusura delle scuole, con una pausa di venti giorni in agosto per gli adolescenti, con il lancio e la formazione di giovani volontari, particolarmente mirato alla preparazione del”compagno adulto” a sostegno dei coetanei di strada e del Centro Pavoni.

Tutti i giorni con orario” no stop”da domenica a domenica dalle ore 7’30 alle ore 23 circa, il Centro Pavoni mette disposizione uno spazio cinquemila metri quadri con quattro campetti da calcetto (uno in erba sintetica) un tendone palestra per le varie attività ginniche, spogliatoi con docce, una tettoia con tavoli e sedie di 70 metri quadri,una sala giochi,un”punto musica”

Viene particolarmente offerta i giovani la possibilità di ritagliarsi all’interno dello spazio un proprio “presidio “per una crescita di conoscenza reciproca ed uno stare insieme autogestito nei percorsi di libera comunicazione e azione. Senza la pressante presenza dell’istituzione e degli adulti,si offre loro l’occasione e un luogo per costruire la propria identità. Si accetta il rischio educativo per una gioventù meno fragile e più consapevole.

Per affrontare l’analfabetismo relazionale ed emotivo, otre che occuparci di sport, di attività varie e di comportamento si cerca di curare il malessere psicologico che nasce dall’assenza e dall’indifferenza emotiva.

Si offre ai giovani l’occasione di comprendere che comunicare è un aspetto fondamentale della vita, comunicare sentimenti ,esternare le proprie emozioni. parlare di amore anche come dolore, perdita, abbandono, cosa vuol dire lasciare ed essere lasciati. E’ privilegiata la possibilità di relazioni tra le diverse etnie presenti sul territorio, affinché possa crescere il senso di appartenenza e di solidarietà sociale

Si propone un’educazione fatta di regole e di capacità di farle rispettare. Essere così sicurezza per tutti. Severità e coerenza. L’esercizio delle regole diventa esperienza di relazione.

Quanti “si”dimenticati e pochi “no”assoluti e tremendi indelebili anche a distanza di decenni. Perche i primi non hanno un contenuto affettivo relazionale forte, mentre gli altri conservano il valore forte di una relazione amara ma diversa da uno sbrigativo,freddo e liquidatorio”Fa come ti pare”

No al condono educativo si al mettere un ragazzo di fronte ai propri limiti costringendolo a confrontarsi con la realtà dei fatti e delle persone.

In conclusione. Si alla contaminazione tra giovani e adulti, non solo occhi m sguardi: questo cercano i giovani. “Meglio un lama che si arrabbia ad un equilibrista che si assenta”.

Una settimana di svago in montagna si trasforma in esperienza attiva di volontariato,di maggior approfondimento della propria personalità,di rinsaldamento dei legami dell’amicizia e dei veri valori dell’educazione personale e di gruppo.

Si augura a tutti un’estate costruttivo e sereno con se stessi e nella ricerca quotidiana di una miglior qualità della vita comunitaria e sociale.



Padre Claudio Santoro

E volontari dell’associazione LodovicoPavoni



















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