ASSOCIAZIONE

CASA FAMIGLIA
LODOVICO PAVONI

Articolo apparso su L'OSSERVATORE ROMANO del 7-8 Dicembre 1998 a pg.11
MARZIA PAOLUCCI

 

SOLIDARIETA’ Attiva a Torpignattara grazie alla comunità di san Barnaba

A CASA FAMIGLIA LODOVICO PAVONI PER 30 BAMBINI ITALIANI E IMMIGRATI

La comunità di san Barnaba di piazza dei Geografì, a Torpignattara, rappresenta un importante esempio di solidarietà sociale nel segno della mondialità; dal 93, infatti, la parrocchia accoglie nei suoi locali di via Bufalini la Casa famiglia <<LODOVICO PAVONI >> fondata dal vice parroco, padre Claudio Santoro, e da due famiglie di collaboratori per ricordare e perpetuare l’opera svolta dal fondatore della congregazione dei Figli di Maria Immacolata ( Pavoniani )… cui è affidata la parrocchia… a servizio della gioventù povera e abbandonata.

E’ assai confortante constatare come un contratto di comodato… essenzialmente gratuito… stipulato tra la casa e la parrocchia, a garanzia di una formale indipendenza gestionale e amministrativa, non impedisca uno scambio reciproco tra le due realtà e che hanno nell’oratorio, con più di 300 persone, il loro comune campo d’azione.

<<Sono qui da 14 anni …racconta padre Claudio… e dopo 10 anni di solo oratorio, ho capito l’unico modo per combattere il disagio e la devianza giovanile, spesso frutto di un tessuto familiare " tarato" e inesistente, sarebbe stato quello di accogliere i nostri ragazzi qui a san Barnaba fin dai primissimi anni di vita.

Ad otto nove anni, è infatti già tardi per recuperare quei bambini cosiddetti "difficili" bisogna intervenire prima>> Padre Claudio, uomo semplice ed arguto, si definisce << il prete dei randagi>> di quanti cioè non hanno riferimenti, si trascinano nell’esistenza. Lo fa con impegno e amore, grazie soprattutto alla famiglia Violoni, in prima linea nel generoso aiuto prestato alla casa famiglia e alle sue necessità. Insieme hanno realizzato l’obiettivo prefissatosi; e la casa famiglia per bambini e famiglie in difficoltà, dopo un breve periodo di rodaggio, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie del quartiere.

Forte della presenza di 30 volontari, accoglie infatti dal lunedì al venerdì 30 bambini che vengono accompagnati a scuola, all’asilo e di lì alla sede dell’Associazione, dove restano in affidamento temporaneo per tutto il pomeriggio, strettamente seguiti da collaboratori e volontari.

Ed è così che da 9 mesi ai 14 anni, bambini italiani, egiziani, boliviani e peruviani, meno fortunati di altri per condizioni economiche e sociali, hanno trovato nei 140 metri quadri di san Barnaba una vera casa, con una sala giochi, un laboratorio teatrale ed una sala studio al piano superiore per dedicarsi al canto, al disegno e ai piccoli lavori manuali.

Ma l’attività continuativa con i bambini non è che il lato più appariscente dell’opera svolta dall’Associazione perché quel che più conta sta dietro a tale accoglienza …<< Si tratta dell’attività di ascolto e di collegamento continuo con le famiglie –spiega Clara Violoni, motore infaticabile dell’associazione – oltre infatti alla consulenza medica, legale e psicologica, le famiglie hanno la possibilità di ottenere degli aiuti economici per la spesa insieme alle medicine e ad un servizio di distribuzione di vestiti. L’estate scorsa poi, per la prima volta, abbiamo portato i bambini più grandicelli una settimana in montagna ed è stata per loro, che non avevano mai fatto una vacanza, una vera sorpresa>>.

I contributi a questa <<cattedrale della generosità>> pervengono dalla comunità cristiana di Lurago Marinone, paese nativo di padre Claudio in provincia di Como, che annualmente versa sul conto corrente il ricavato della vendita di bottiglie di vino, dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune, che ha assegnato 25 milioni di lire per le spese di gestione ed ordinaria manutenzione già effettuate, e dalla regione, che ha pensato agli arredi e dalle offerte della comunità ecclesiale.

Ora, per dare maggiore efficacia al servizio offerto, la casa famiglia lancia un’altra iniziativa; chi voglia simbolicamente adottare un bambino od una delle 40 famiglie assistite, potrà farlo attraverso un versamento bimestrale di 50.000 lire sul conto corrente postale n. 93269009 intestato alla Casa Famiglia Lodovico Pavoni- Via Antonio Tempesta, 264 – 00176 Roma. Aderire sarà un gesto di solidarietà concreta che renderà quello in corso davvero un << Avvento di fraternità>> verso chi è nel bisogno.

Chiunque voglia saperne di più ed entrare in contatto direttamente con l’associazione può farlo anche via Internet contattando questo sito;

http://web.tiscalinet.it/CasaFamigliaLP