ASSOCIAZIONE
CASA FAMIGLIA
LODOVICO PAVONI



Estratto da Caleidoscopio


Clicca qui per tornare alla pagina Hanno Parlato di Noi
Clicca qui per tornare alla pagina principale


Adolescenti disperati in cerca di palcoscenico

E’ sempre stato così per i ragazzi di tutti i tempi. A un certo punto della vita ci si vuole liberare dalle amorose briglie di genitori, si vuole ragionare con la propria testa si vuol essere autori e soggetti del proprio vivere Non si vuole assolutamente ribellarsi al sistema o ai  cari genitori si vuole solo essere un pò lasciati in pace giusto il tempo di rivedere quello che si ha e che si è e dare l’ok

"Voglio che tutti sappiano che sono io a ragionare, a decidere, ad approvare l’educazione e l’amore ricevuti.
Mi voglio finalmente presentare al mondo come voglio io  con la mia unicità e singolarità. Sono io che decido e che ho la possibilità anche di sbagliare."

Più che mai l’amore l’attenzione deve essere reciproca tra i figli e genitori diciamo, non più a senso unico e i genitori devono accettare questa nuova circolazione a due sensi rimanendo , è chiaro sempre genitori, perché, gli amici lasciate che almeno se li scelgano loro.

Il primo e naturale luogo di esibizione di se stessi così come si sta crescendo è la famiglia, attenti quindi ai nuovi attori della vita con tutte le imprecisioni dei primi passi. Non più”l’ha detto mamma o papa” ma la detto lui, il nuovo contendente nel protagonismo dell’esistenza. Il bello è che l’adolescente a questo ci tiene più che ai suoi doveri di stato, anzi prima dei doveri che l’ambiente gli propone o impone:scuola,religione,sport,famiglia,lavoro. Una volta chiarito il ruolo di Capo della propria vita il resto viene da solo, assunto senza nessuna difficoltà, anzi le difficoltà vengono assunte come occasione di emersione della propria personalità e di qualifica personale.

Questo emergente protagonismo è naturale nel percorso vitale di ciascuno di noi, che, mai come in questi tempi, viene disatteso e oscurato dall’intrusione prepotente dei mezzi tecnologici e mediatici che mal usati hanno espropriato tutti noi piccoli e grandi di uno spazio vitale e costruttivo di comunicazione di interazione .Silenzio! Parla la televisione, internet, il cellulare ecc. ecc.

Chi sta soffrendo maggiormente di questa illegittima invasione sono i ragazzi che vengono continuamente deviati su sentieri pericolosi dove trovano “audiens” sono i luoghi ai bordi delle strade e lontani dall’ assenza continua  della famiglia e dei grandi.